“Parlare dell’oggi attraverso il passato Ma non quello della grande storia”. Quale allora? Quello dei cittadini anonimi, dei cambiamenti topografici, o degli aneddoti “segreti” di personaggi pubblici. Hans Tuzzi – giallista affermato – e’ maestro di quest’arte di rispolverare il passato per parlare del presente e nelle pagine di “Metropolis” (Rizzoli) scavando nei tunnel delle metropolitane di 4 citta’ italiane – Roma, Milano, Napoli e Torino – riporta alla luce difetti e capricci della societa’ moderna.
Di fermata in fermata l’autore snocciola storie che catturano, e fa riflettere. A Sant’Ambrogio, ad esempio, linea 2 meneghina, ricorda che ai tempi su 9500 abitanti vi erano 4500 carcerati, proporzioni ben lontane dalle attuali, “anche perche’ i debitori insolventi hanno smesso di finire in prigione. A Napoli addirittura potevano scegliere di scontare la pena esponendosi a pantaloni abbassati su una colonna al centro della citta’. Oggi e’ tutto diverso”.
Restando a Milano, ma sempre “underground”, si arriva in Stazione Centrale: “solo una volta terminata ci si accorse che via Vittor Pisani era disassata: non rispondendo all’ordine severo del fascismo, venne spostato l’asse viario”. A Milano nasce anche l’espressione “a ufo”, che in verita’ e’ “AUF, ad usum fabricae”, sigla impressa sulla merce destinata alla costruzione del Duomo, per renderla esente dai dazi: ” ma oggi per area C non funzionerebbe, si dovrebbe pagare comunque”.
Tra le pagine che Tuzzi dedica a Milano, spuntano anche personaggi celebri come Barnabo’ Visconti, “che fece morire di fame figlia e nipote perche’ fedigrafe” e padre Agostino Gemelli, ricordato passando per i luoghi “ancora intatti” attorno all’universita’ Cattolica.
Legato a Milano personalmente e tramite il suo “personaggio seriale”, il commissario Melis, Tuzzi in “Metropolis dedica altrettanto spazio, attenzione e simpatia anche a Roma, “meravigliosa e immensa, ogni tanto penso a come sarebbe stato se mia madre fosse rimasta li’: sarebbe nato qualcun altro al posto mio ma sarebbe cresciuto a Roma”. E poi ci sono anche Torino, “e ai tempi di Torino Capitale c’era veramente uno stato laico”, e le pagine dedicate a Napoli, “dove sono stato 2 anni, e si vede che mi sono divertito moltissimo”.
Nato e cresciuto a Milano, con il vero nome di Adriano Bon, Hans Tuzzi e’ celebre soprattutto per una serie di romanzi gialli ambientati proprio a Milano, e’ autore anche di numerosi saggi di vario argomento, anche di critica letteraria “divulgativa” tra cui guide alla lettura de “La coscienza di Zeno” e de “Il giardino dei Finzi Contini”.
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