C’è l’archistar e c’è l’assessore, e il leccapiedi del’assessore. C’è la “tipa ex-anoressica” del consulente per eventi e il businessman. Ci sono opere da costruire, “megafinanziamenti” e concessioni, party ipocriti con signore che non si arrendono alla vecchiaia. Siamo a Milano, e non manca nulla nel romanzo di Igino Domanin, “La legge di questa atmosfera”, edito da il Saggiatore: il suo è un perfetto e graffiante affresco della città, raccontata come esempio di una società al collasso. Aspro e divertente, surreale con tratti di cronaca nera meno terribili della realtà riportata dai giornali, il romanzo di Domanin parte con uno spettacolare abbattimento del Teatro degli Arcimboldi. Un camion bomba lo centra in pieno e lo distrugge totalmente lasciando il quartiere Bicocca orfano di un tempio della cultura. Si tratta di una azione programmata, dal teorico delle rovine Sandro Arrigoni e sarà sempre questo ambiguo personaggio a concepire “Agahrta”, una città senza luce né connessioni, in cui “ci si potrà precipitare nel ventre ancora sanguigno della preistoria, dove conterà solo il silenzio animale, dove sussulteranno le radici dell’umano”. E dove i sopralluoghi si fanno in nudo integrale, lasciandosi andare agli istinti più trasgressivi, pizzicotti sulle chiappe compresi.
Demolisce, un teatro, e costruisce, un quartiere, Domanin, e lo stesso fa con la società che descrive e con ogni suo membro. Punta il dito sulla devastazione morale e subito dopo sfiora con mano delicata la schiena spigolosa della modella e guarda con tenerezza il padre vedovo che sceglie il peluche per la figlia in autogrill, condannandone poi la pochezza quando lo stesso fa affari con “i siciliani”.
Milano è la protagonista assoluta di questa storia visionaria, l’autore non la giudica ma la usa per raccontare con la sua consueta devastante e feroce ironia, la devastazione umana, sociale e culturale. Se la si sa cogliere con un sorriso, questa visione offre molti spunti sarcastici e divertenti, ottime macchiette e gag al vetriolo. Per gli appassionati di urbanistica, poi, “La legge di questa atmosfera” è una manna, tra le teorie socio-architettoniche e i progetti descritti con tanto di vie, sopralluoghi e cantieri aperti. Nell’attuale spuntar di tanti grattacieli, poi, qualcuno leggendo potrebbe anche confondersi e un mattino ritrovarsi a cercare per la città un palazzo della Arrigoni spa.
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