Chiacchiericcio on line. Non sull’ultima puntata di Breaking Bed o sul ministro che non presenta le dimissioni. E neanche sull’ultima pettinatura di Lady Gaga. Chiacchiericcio preoccupato, che spazza via tutti i rumors della rete, che non ammette interferenze: Eden è scomparsa. E’ scomparsa dalla rete, poi, che lo sia anche realmente, non ci è dato sapere. Neanche leggendo l’ebook edito dal gruppo GeMS e vincitore del concorso IoScrittore dove Ilaria Margapoti racconta questo mistero.
Vincitrice anche del premio Vanity10 del settimanale Vanity Fair come opera più promettente della categoria dei partecipanti under 30 del concorso IoScrittore, “Noi non siamo qui” è una storia attuale. Sembra già sentita, alle prime righe, ma poi l’autrice si dimostra capace di sottolineare aspetti della vicenda che, se vissuti ma non letti in un libro, potrebbero sfuggire. Quando si è “nella” rete, infatti, si diventa preda di meccanismi e legami che, letti in “Noi non siamo qui”, appaiono in tutta la loro stranezza e mancanza di naturalezza. E’ questo il pregio del vivace racconto, ben scritto, della giovane romana, trasferitasi in Salento, di cui ci si aspetta un romanzo a pieno titolo dopo questo “assaggio”. Già in queste pagine, però, si vedono personaggi con caratteri ben delineati, ruoli equilibrati così da rendere corale la preoccupazione per Eden, ma anche multiforme, caleidoscopica. L’ansia, i dubbi, i sospetti dei compagni di chat nei confronti di Eden è un crescendo continuo di domande, cospirazioni, insistenze e ipotesi. Molte ipotesi, più pensate che dichiarate, ma in entrambi i casi mai azzeccate: nessun immagina cosa si cela davvero dietro la sparizione di Eden e la verità, quando viene a galla, colpisce tutti con la violenza di un pugno.
LIBRI AMICI Marcus Whilsby e l’avventura di Haltonbridge , Le colpe degli altri