Un bambino “piomba” in una coppia di dediti al lavoro, convinti che non ci si debba mostrare troppo umani in ufficio, perché la produttività non cali, e scardina le linee guida di quello che poteva sembrare un tandem in gradi di vincere ogni competizione lavorativa e di “intesa”. Scardina abitudini e convinzioni, ma crea una famiglia e coltiva quella parte sia di Sonia sia di Leonardo che non si sono mai mostrati a vicenda pur convivendo da anni e condividendo molte idee.
Tutto questo avviene a Milano, nel romanzo di Andrea Di Fabio “Non me”, pubblicato da Morellini Editore, nella città dove spesso appare che lavorare e produrre sia quanto di più importante durante la giornata e che queste due azioni possano infiltrarsi anche nella vita famigliare raffreddandola. Continua a leggere