Ovunque sei è il titolo perfetto per raccontare la storia di una scomparsa. Daniela Quadri, già autrice de “Le stelle di Srebrenica”, sempre pubblicato da Leucotea come questo nuovo volume, lo sa fare con grinta e dolcezza, allo stesso tempo. Il risultato è che il lettore non si scolla dalle sue pagine, innamorandosi dei personaggi e tenendo il fiato con loro durante le indagini.
Chi già conosce questa autrice monzese, ritroverà con piacere Marta Valtorta, giornalista free-lance, e Tony Nardone, il carabiniere con cui si è fidanzata nel precedente libro. Chi approda ora alla prosa di Quadri non si troverà senza la terra sotto i piedi perché “Ovunque sei” si può leggere anche autonomamente, la sua bellezza non viene scalfita.
E’ glocal, questo romanzo: tremendamente locale, per le descrizioni accurate del Parco di Monza, ad esempio, e anche del centro di questa città, ma allo stesso tempo capace di affrontare temi come la scomparsa di un figlio piccolo e la solitudine. La solidarietà tra donne, non per forza tutte mamme, la gelosia, il dolore e i legami famigliari.
Se alcuni personaggi sono ripescati da “Le stelle di Srebrenica”, altri compaiono per la prima volta e sono subito al centro dell’intreccio e anche al centro dei pensieri di Marta, o quasi. Durante le indagini per un cadavere trovato a inizio libro, spunta una brunetta insidiosa, Raffaella Cola, oltretutto eccellente esponente delle Forze dell’Ordine e con ottimi agganci nell’Interpol.
“Grazie” a questa rivale in amore, il romanzo di Quadri ha ancora maggiore vivacità, non resta un libro giallo ma diventa un racconto di vita con misteri e oscuri drammi ma anche tanta quotidianità “normale” in cui riconoscersi, soprattutto se si vive in Brianza.
di Marta Abbà