Adolescente con una intelligenza emotiva, e una emotività intelligente, del tutto fuori dalla norma proprio come, specularmente, sono del tutto nella norma le condizioni al contorno dello spazio in cui si muove.
Meri è infatti figlia di genitori separati, cerca il primo amore, vive sentendosi disorientata, con una curiosità affamata di vita e allo stesso tempo la paura del futuro, di quel futuro che sembra ogni giorno di più non promettere nulla. Nulla di buono né nulla di cattivo, nulla di promesso perché la vita è in continua evoluzione proprio come lo è la stessa protagonista e il suo entourage di persone, Madre, Padre e amica Sara, e anche l’ipotetico grande amore, in primis.
Delicata e penetrante, Elisabetta Bucciarelli crea un’altra delle sue opere d’arte di carta, “Chi ha bisogno di te” (Skira) dipingendo un tassello del suo mosaico umano fatto di persone, donne e uomini, di esistenze che, silenziosamente, sono molto simili a quelle che ogni lettore può incrociare per la strada.
Se ne “La resistenza del maschio” (NN Editore) l’autrice si è mossa tra donne più grandi, mettendo tra loro un maschio perso, insicuro, spezzato ma pulsante e vitale, in “Chi ha bisogno di te” attraversa l’adolescenza accarezzando anche l’età adulta, sia con lo sguardo di Meri che anela a raggiungerla, a tratti, sia con gli scorci eloquenti sulle esistenze di Padre e Madre. Due figure sviluppati in modo magistrale, come fossero co-protagonisti per la ricchezza delle sfaccettature che portano con loro e le pagine che regalano ai lettori per riflettere e per riflettersi nei loro gesti banalmente quotidiani, scontati, a volte inevitabili.
Il motore del libro di Bucciarelli, che nonostante sulla carta possa apparire triste e cupo, è invece ricco di colori, suoni e profumi, è senza dubbio la curiosità. La stessa che fa della stessa autrice, per chi l’ha potuta conoscere dal vivo in una delle sue presentazioni “live”, una persona luminosa e che si percepisce vicina.
Nelle sua pagine brevi ma intense, la curiosità per un sentimento inesplorato, l’amore, e per i giorni imprevedibili che aspettano Meri, è travolgente e fresca, ma allo stesso tempo elegante e rispettosa delle singole disponibilità a mettersi in gioco. Ogni lettore può decidere quanto, perché e a che punto del romanzo “Chi ha bisogno di te”.
di Marta Abbà